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  La Commissione Contenziosa del Senato annulla il ricalcolo degli assegni vitalizi

Per capire cosa significa e cosa cambia:
Il trattamento economico dei parlamentari e la sua adeguatezza a garantirne l’indipendenza è, in tutti gli ordinamenti democratici, un tema d’importanza centrale. In Italia l’art. 69 della Costituzione stabilisce che i membri del Parlamento ricevono un’indennità stabilita dalla legge. L’indennità è la componente principale del trattamento economico dei parlamentari in carica: rappresenta, in altre parole, il principale “reddito” del parlamentare. Le altre componenti del trattamento hanno infatti natura di rimborso di spese in relazione a specifiche esigenze.

Per quanto riguarda il trattamento pensionistico invece, dal 1° gennaio 2012 è stato introdotto un nuovo sistema di calcolo contributivo. Il diritto al trattamento pensionistico si matura al conseguimento di un duplice requisito: che il mandato parlamentare sia stato svolto per almeno 5 anni e il compimento del 65 anno d’età. Questo sistema si applica dal 2012 in poi. Per questo, il 16 ottobre 2018 il Consiglio di Presidenza ha approvato la rideterminazione su base contributiva anche degli assegni vitalizi per gli anni di mandato svolti prima del 31 dicembre 2011.

Questo è l’atto che è stato annullato dalla Commissione contenziosa del Senato il 25 giugno. Per la Camera dei Deputati, l’Ufficio di presidenza lo aveva già lo aveva fatto il 12 luglio 2018.

Il Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica è l’organo al vertice della struttura amministrativa del Senato (l’organo funzionalmente omologo alla Camera dei deputati si chiama Ufficio di Presidenza). È composto del Presidente del Senato, che è anche presidente del consiglio di presidenza, da quattro Vice Presidenti, di tre senatori Questori e di un numero variabile di senatori Segretari, in modo che sia garantita la rappresentanza di tutti i Gruppi parlamentari, compreso il Gruppo misto, nonché il rispetto del rapporto esistente tra maggioranza ed opposizione. Tra le varie cose, il Consiglio di Presidenza, delibera il progetto di bilancio del Senato, le variazioni degli stanziamenti ed il conto consuntivo; le sanzioni nei confronti dei Senatori; approva i Regolamenti interni ed adotta i provvedimenti relativi al personale, ed esamina tutte le questioni che gli siano deferite dal Presidente.

Il 25 giugno, la Commissione Contenziosa di Palazzo Madama ha dunque cancellato la delibera con cui il Consiglio di Presidenza del Senato della Repubblica, aveva disposto il ricalcolo degli assegni vitalizi degli ex parlamentari.

La Commissione Contenziosa del Senato della Repubblica è l’organo che si occupa di decidere sui ricorsi presentati dai dipendenti e degli ex dipendenti del Senato contro gli atti e i provvedimenti dell’Amministrazione. È composta di tre senatori, nonché, a seconda del tipo di giudizio di cui si occupa, di un Consigliere parlamentare ed un dipendente scelto dal Presidente del Senato o di due membri scelti tra magistrati a riposo delle supreme magistrature ordinaria e amministrative, professori ordinari di università in materie giuridiche, anche a riposo, e avvocati dopo venti anni d’esercizio.

La parola ora passa al Consiglio di garanzia del Senato, l’organo che si occupa dei ricorsi presentati contro le decisioni della Commissione contenziosa. A differenza della Commissione contenziosa, il Consiglio di garanzia è un organo interamente politico perché è composto solo da senatori (cinque), che abbiano uno dei seguenti requisiti:

  • magistrato, anche a riposo, delle magistrature ordinaria e amministrative;
  • professore ordinario o associato di università in materie giuridiche, anche a riposo;
  • avvocato dello Stato, anche a riposo;
  • avvocato del libero foro.

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  •  Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 220 ss.
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, p. 126

 

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