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  La stagione turistica italiana: un bilancio

L’estate sta finendo ed è quindi giunto il tempo di bilanci. Come preannunciato, questa estate italiana non è riuscita ad arginare la crisi del comparto turistico segnata dal Coronavirus.
Il mese di agosto ha visto circa il 70% di turisti stranieri in meno (3,6 mln), che ha determinato una perdita di incassi pari a quasi 2 miliardi a differenza dell’agosto scorso. In totale, secondo Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, si sono registrati 25 mln di turisti stranieri in meno.
Sono numeri piuttosto preoccupanti, che neanche la settimana di Ferragosto è riuscita a limitare. Eppure, i dati dell’Enit erano piuttosto ottimisti, dato che in molte località – soprattutto balneari – il numero di prenotazioni si confermava abbastanza alto rispetto a periodi ‘normali’ (l’80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino-Treporti, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento).
La crisi più forte, però, è quella che stanno attraversando le città d’arte, dovuta soprattutto al crollo degli arrivi da Usa, Russia, penisola arabica ed estremo oriente. Secondo Confindustria Alberghi, il 67,3% delle strutture ricettive risulta ancora chiusa e il tasso di occupazione camere registrato è di poco superiore al 10% (-70% rispetto al 2019).

Criticità non mancano anche sul fronte occupazionale, in cui si ha segno negativo per quanto riguarda l’occupazione dell’organico rispetto all’anno scorso (-30%), nonché di assunzione del personale stagionale. Tutti numeri in negativo, che determineranno il futuro di migliaia di imprese del settore nel prossimo futuro.

Ed è proprio per la consapevolezza della dimensione della crisi in corso che l’art. 59 del c.d. Decreto Agosto (D.L. 104/2020, entrato in vigore lo scorso 15 agosto) prevede dei contributi a fondo perduto di oltre 500 mln per le attività economiche e commerciali nei centri storici. Potranno richiederlo quegli esercizi, siti in comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana, che rispetto al 2019 hanno subito un calo di fatturato di almeno 1/3 a causa dell’assenza di turisti stranieri. Il contributo erogato verrà calcolato in percentuale alla riduzione di fatturato rilevata.
Sempre a favore del comparto turistico, l’art. 78 del Decreto Agosto ha stabilito che non sia dovuta la seconda rata Imu di immobili adibiti a stabilimenti balneari o termali; di agriturismi, villaggi turistici, ostelli, b&b, campeggi, affittacamere; di eventi fieristici.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 1, pp. 339-343; 356-357
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 2 p. 329

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