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  Corte di Cassazione: sì al riconoscimento in Italia del provvedimento di adozione straniero da parte di una coppia omosessuale

Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, nella sentenza n. 9006, depositata il 31 marzo 2021, si sono pronunciate sull’attualissima tematica dell’adozione da parte di coppie omosessuali. In particolare, la pronuncia della Corte nasce dalla richiesta di una coppia, costituita da un cittadino italiano (naturalizzato statunitense) e un cittadino USA, di trascrivere in Italia l’adozione di un bambino, avvenuta a New York.
Nella sentenza le Sezioni Unite hanno innanzitutto posto l’accento sul panorama normativo e giurisprudenziale italiano.
In Italia nel 2016, con la legge n. 76, è stata introdotta la possibilità per le coppie omosessuali di unirsi civilmente. Alle coppie unite civilmente la legge non consente l’accesso all’adozione, riservata soltanto alle coppie eterosessuali unite in matrimonio (l. n. 184 del 1983, art. 6).
Altri Paesi invece hanno fatto una scelta diversa, aprendo l’adozione anche alle coppie omosessuali.
Si pone quindi il dubbio sulla possibilità di riconoscere in Italia l’adozione avvenuta all’estereo da parte di una coppia omosessuale.
A questo quadro va aggiunto un ulteriore elemento. La legge sulla procreazione medicalmente assistita (l. n. 40 del 2004) permette l’accesso a questa pratica soltanto alle coppie unite in matrimonio (tematica già trattata in questo articolo).

Secondo la Corte di Cassazione, queste scelte legislative non sono espressione di valori fondamentali del nostro ordinamento giuridico, ma sono il frutto di orientamenti politici, e quindi rispecchiano una fra le diverse scelte possibili in questo campo, così sensibile a livello etico. L’attuale disciplina, quindi, potrà cambiare in futuro anche perché si basa su un’opzione legittima ma non universalmente condivisa.
Ciò che invece la Cassazione ritiene contrario ai principi fondamentali del nostro ordinamento è la genitorialità ottenuta per effetto della maternità surrogata, perché questa pratica si sostanzia in un reato ed è considerata contraria alla dignità della gestante.

Al fine di trattare esaustivamente la questione, la Corte di Cassazione prende in considerazione anche altre sentenze già emesse su questo tema. Fra queste, la sentenza n. 14007 del 2018 della stessa Corte, secondo cui l’orientamento sessuale non incide sull’idoneità dell’individuo all’assunzione della responsabilità genitoriale. Anche nelle controversie familiari riguardanti l’affidamento dei minori l’orientamento sessuale del genitore deve essere considerato come ininfluente (Cassazione, n.601 del 2013).
La Corte rileva inoltre che mancano dei riscontri scientifici sulla inidoneità genitoriale di una coppia formata da persone dello stesso sesso.
In ogni caso, per valutare queste delicate questioni, è sempre necessario tenere in considerazione il principio del preminente interesse del minore. E l’interesse del minore si sostanzia anche nel diritto al mantenimento della stabilità affettiva, relazionale e familiare contenuto nell’art. 24 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, nell’art. 3 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo ed è anche espressione dell’art. 2 della Costituzione italiana.
Alla luce di queste considerazioni, secondo la Corte di Cassazione, l’unione matrimoniale è il modello di relazione familiare che l’ordinamento giuridico italiano tutela maggiormente sotto il profilo della genitorialità, ma non costituisce più l’unico modello da considerarsi adeguato per la nascita e la crescita dei figli minori. Perciò non può rappresentare un limite al riconoscimento degli effetti dell’atto di adozione estero di una coppia omosessuale. In questi casi è necessario sempre fare riferimento al minoree verificare quale sia la miglior scelta per il suo sviluppo personale e la sua crescita.
In definitiva, il fatto che il nucleo familiare del figlio minore adottivo sia omogenitoriale non può limitare il riconoscimento dell’adozione in Italia.
La Corte di Cassazione però precisa che questo principio non può applicarsi ai casi di maternità surrogata.

 

Attività

Rispondi alle seguenti domande in almeno 5 righe 

  1. Sai spiegare che cos’è la maternità surrogata? Può essere utile una rapida ricerca online per documentarti.
  2. Perché secondo te la Corte di Cassazione ha deciso di escludere il riconoscimento ai casi di maternità surrogata?
  3. Secondo la Cassazione il modello di famiglia fondata sul matrimonio di due persone eterosessuali non è più l’unico modello adeguato per la crescita dei figli minori. Sei d’accordo? Argomenta.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, p. 50 ss.
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 1, p. 242

 

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