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  Le preoccupazioni sull’informativa privacy di WhatsApp

Di recente WhatsApp ha chiesto ai suoi utenti di accettare un aggiornamento delle condizioni sulla privacy entro la metà di maggio 2021, pena la limitazione delle funzionalità dell’account. In particolare, le nuove condizioni privacy prevedono la possibilità per WhatsApp di condividere alcuni dati degli utenti con Facebook, per “migliorare infrastrutture e sistemi di consegna, annunci e prestazioni d’acquisto per prodotti sponsorizzati su Facebook e altro”.

Questa richiesta ha sollevato proteste e allarmato diversi utenti, preoccupati di perdere il controllo sui propri dati e sulla propria privacy, tanto che alcuni hanno preferito scaricare applicazioni concorrenti.

Ma qual è l’impatto effettivo di queste modifiche delle condizioni sulla privacy, specialmente nel contesto dell’Unione europea?

Bisogna innanzitutto precisare che nell’Unione europea la materia è disciplinata dal Regolamento generale per la protezione dei dati personali n. 2016/679 (detto GDPR: General Data Protection Regulation). Tale regolamento chiarisce le modalità di utilizzo, raccolta e condivisione dei dati personali, al fine di proteggere la privacy dei cittadini europei.
Già a gennaio 2021 il Garante per la protezione dei dati personali italiano aveva spiegato che il messaggio con cui WhatsApp avvisava gli utenti degli aggiornamenti era poco chiaro e intelligibile, e che era necessario valutarlo attentamente alla luce della disciplina in materia di privacy. Per questo motivo aveva portato la questione all’attenzione dell’EDPB (ovvero il comitato europeo per la protezione dei dati, il Board che riunisce le Autorità privacy europee). Il Garante si era comunque riservato di intervenire, in via d’urgenza, per tutelare gli utenti italiani e far rispettare la disciplina in materia di protezione dei dati personali.

In base al GDPR, WhatsApp non può condividere con Facebook i dati degli utenti europei. Infatti, un portavoce di WhatsApp ha chiarito che «non ci sono modifiche alle modalità di condivisione dei dati di WhatsApp nella Regione europea, incluso il Regno Unito, derivanti dall’aggiornamento dei Termini di servizio e dall’Informativa sulla privacy. Non condividiamo con Facebook i dati degli utenti dell’area europea allo scopo di consentire a Facebook di utilizzare tali dati per migliorare i propri prodotti o le proprie pubblicità».
Solo agli utenti extraeuropei, nell’avviso, è comparso il seguente punto: “How WhatsApp partners with Facebook to offer integrations across the Facebook Company products”, che riguarda la possibilità per WhatsApp di collaborare con Facebook al fine di integrare i servizi offerti da quest’ultimo.
Ciò non significa che, nell’area europea, WhatsApp non possa in alcun modo condividere dati degli utenti con Facebook. Significa che può fare solo una condivisione limitata alle finalità tecniche e di sicurezza, e comunque non per fini commerciali e di marketing (come si può leggere a questo link).
Fuori dall’Unione europea, invece, il numero di cellulare, la rubrica di WhatsApp o la frequenza degli accessi potranno essere impiegati da Facebook per mostrare pubblicità personalizzate.

Peraltro, a fine maggio 2021 WhatsApp ha precisato che, viste le recenti discussioni con varie autorità ed esperti di privacy, non limiterà le funzionalità per coloro che non hanno ancora accettato l’aggiornamento. Si limiterà a ricordare agli utenti, di volta in volta, le novità dell’aggiornamento. Con questa dichiarazione WhatsApp sembra fare un passo rispetto all’inizio, quando aveva annunciato delle restrizioni nell’uso di alcune funzioni per gli utenti che non avessero accettato le modifiche entro un tempo limite.

Quindi quali sono le conseguenze per gli utenti europei?

Innanzitutto, l’aggiornamento dell’informativa non riguarda la privacy dei messaggi scambiati con amici e familiari. Le modifiche hanno ad oggetto le conversazioni con le aziende che fanno uso di WhatsApp Business, le quali potranno utilizzare i dati contenuti nelle chat con i propri clienti con finalità di marketing, eventualmente anche tramite Facebook.

 

Attività

Secondo te quali problemi potrebbero sorgere dalla condivisione tra WhatsApp e Facebook delle informazioni degli utenti per finalità commerciali?
Perché la normativa dell’Unione europea è così rigida sul punto rispetto a quella di altre aree del mondo? Sei d’accordo?
Rispondi argomentando le tue opinioni in al massimo 20 righe.

 

Fonti per approfondire:

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 41 ss.
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 1, p. 29

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