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  La risoluzione del Parlamento europeo “Dal produttore al consumatore”, per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente

Introduzione

Nel maggio del 2020 la Commissione europea aveva approvato la strategia “Dal produttore al consumatore per un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente”. Su questa scia, il Parlamento ha approvato una risoluzione che mira allo sviluppo sostenibile nel campo alimentare.
Le scelte alimentari e di produzione sostenibili permettono un minor consumo di suolo, di acqua ed energia, limitano l’uso di pesticidi, la deforestazione, gli allevamenti intensivi e le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Per questo motivo è fondamentale che, dal produttore al consumatore passando per il distributore, si crei una cultura alimentare diversa, fondata sulla riduzione degli sprechi e sull’attenta selezione dei prodotti e dei fornitori.

La risoluzione del Parlamento europeo

Obiettivo del Parlamento è far divenire i prodotti alimentari europei lo standard globale in materia di sostenibilità̀.
Ecco i punti principali della risoluzione:

  1. il sistema alimentare europeo dovrebbe garantire alimenti di alta qualità e la sicurezza nutrizionale, per contribuire al benessere sociale e alla salute pubblica, ma anche per salvaguardare la salute dell’ecosistema, rispettare i limiti del pianeta e il benessere degli animali.
    Attualmente, come vedremo a breve, il nostro sistema alimentare determina un alto impatto anche sugli ecosistemi al di fuori dell’UE.
  2. Circa l’80 % della deforestazione mondiale è dovuta all’espansione dei terreni agricoli. Per quanto riguarda l’Unione europea, la nostra domanda di prodotti come olio di palma, carne, soia, cacao, mais, legname e gomma, anche in forma di servizi o prodotti trasformati, è un importante fattore di deforestazione, degrado delle foreste e del suolo. In alcuni casi si associa anche a violazioni dei diritti umani. Anche la pesca non sostenibile comporta gravi conseguenze sulla biodiversità.
  3. L’uso incauto di pesticidi è una fonte significativa di inquinamento atmosferico, idrico e del suolo, e incide negativamente sulla salute umana, animale e vegetale. Per questo è necessario ridurre significativamente l’uso di pesticidi e fertilizzanti nocivi.
  4. I Paesi dell’UE generano ogni anno 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, con un costo pari a 143 miliardi di euro. I rifiuti alimentari hanno un enorme impatto ambientale, pari a circa il 6% delle emissioni totali di gas serra dell’UE.
    Chi contribuisce in misura maggiore alla produzione di rifiuti alimentari nell’UE sono le famiglie (53%). Un aspetto interessante e su cui si può davvero migliorare è che il 10% dei rifiuti alimentari europei è legato alla scadenza dei prodotti. In pratica, i consumatori fanno scadere gli alimenti prima di consumarli, e a quel punto sono costretti a buttarli.
  5. Il Parlamento appoggia il proposito di ridurre gli antibiotici nel settore dell’allevamento e dell’acquacoltura e sottolinea che le iniziative dell’UE in questo settore seguono l’approccio “One Health” (una sola salute) che riconosce l’interdipendenza tra la salute e il benessere delle persone, degli animali e dell’ambiente.
  6. Il Parlamento appoggia anche l’intenzione della Commissione europea di creare un quadro per l’etichettatura degli alimenti sostenibile. Per i prodotti di origine animale, l’etichetta dovrebbe identificare il metodo di produzione, gli indicatori di benessere degli animali, e contenere il luogo di nascita, allevamento e macellazione dell’animale. Anche l’etichettatura per gli alimenti vegetariani e vegani dovrebbe essere armonizzata.
  7. Infine, molte speranze sono riposte nell’introduzione di nuove tecnologie e tecniche di agricoltura intelligente, inclusa la digitalizzazione e l’uso dell’Intelligenza artificiale, ma l’innovazione deve restare compatibile con le pratiche e le conoscenze tradizionali.

Attività

Una ricerca sui nostri consumi alimentari
Lavorate in coppia. Ciascuno riassume le abitudini alimentari della propria famiglia in un elenco puntato. Per esempio: Quali alimenti vengono acquistati più spesso dalla tua famiglia? Preferite consumare frutta e verdura di stagione oppure non ci fate caso? Vi è mai capitato di controllare l’etichetta per capire quale è la filiera produttiva di un alimento? Vi capita mai di buttare alimenti scaduti?

 

Confrontandovi con la vostra compagna o compagno, cercate di individuare le vostre abitudini o scelte alimentari migliori, cioè più sostenibili, e quelle in cui invece potete migliorare.

 

 

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