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  Ancora nuove sanzioni per la Russia: embargo sul petrolio

Introduzione

L’invasione ucraina ha comportato, come avevamo già visto nel precedente numero, una serie di conseguenze sanzionatorie nei confronti della Russia da parte dell’Unione europea ma anche degli altri Stati, tra tutti gli Stati Uniti.
Nonostante la gravità delle sanzioni economiche varate, la guerra non accenna ad arrestarsi e in questo momento siamo al 68° giorno di combattimenti.

Il sesto pacchetto di sanzioni europee

L’Unione europea ha messo a punto le nuove sanzioni contro la Russia.
Il sesto pacchetto di misure è stato presentato il 30 aprile 2022 da Ursula von der Leyen agli ambasciatori dei 27 Stati membri.
Tale pacchetto toccherà quattro principali ambiti:

  1. i prodotti utilizzati per la costruzione di armi chimiche. L’Europa si impegna a non vendere più a Mosca i prodotti necessari per la costruzione di armi chimiche.
  2. I militari coinvolti nell’eccidio di Bucha. I militari russi verranno sottoposti a inchieste internazionali per i crimini commessi in Ucraina, a partire dalla strage compiuta nella città di Bucha.
  3. Il sistema bancario. Saranno escluse dal circuito Swift altre tre banche russe ed una bielorussa. Si tratta della Sberbank, la Russian Agricultural Bank, la Banca di Mosca e la Belinvest di Minsk. La Gazprom Bank, multinazionale che tra le altre cose gestisce i pagamenti del gas russo, non sarà coinvolta.
  4. L’embargo sul petrolio russo.

 

L’embargo del petrolio: una scelta divisiva

Con il termine embargo si intende nel diritto internazionale un provvedimento di interruzione delle relazioni economiche con uno Stato.
In particolare, l’embargo commerciale costituisce una sanzione economica attraverso cui uno Stato o un gruppo di Stati sospende i rapporti commerciali con altre nazioni (blocco). L’interruzione delle relazioni economiche può essere totale o parziale: in quest’ultimo caso può riguardare la fornitura di determinate merci, come beni di consumo, armi, tecnologie nucleari, petrolio e così sia.

Sulla possibilità di irrogare questa sanzione con riferimento al petrolio vi sono posizioni discordanti.
Da un lato, con la risoluzione 7 aprile 2022 (adottata con 513 voti favorevoli, 22 contrari e 19 astensioni) i deputati del Parlamento Europeo hanno richiesto un embargo totale e immediato sulle importazioni dalla Russia di petrolio, carbone, combustibile nucleare e gas.
Dall’altra parte si deve ricordare che alcuni Paesi europei sono particolarmente dipendenti dalle esportazioni di gas russo, in particolare Germania, Slovacchia e Ungheria.

Ma è stato lo stesso blocco delle esportazioni di gas da parte di Mosca a Polonia e Bulgaria – che si sono rifiutate di pagarlo in rubli – a convincere definitivamente gli Stati membri.

Rimangono attriti sulle tempistiche.
La Germania, ad esempio, chiede che vi sia un periodo di transizione di circa sei mesi per chiudere i contratti, ma pare che la richiesta non verrà accolta.
Il 2 maggio è previsto il consiglio straordinario dei ministri dell’Energia.
Dopo, la decisione passerà alla Commissione, che stabilirà definitivamente i provvedimenti e ne darà l’ufficializzazione.

Attività

L’embargo nella storia
Lavorando in piccoli gruppi documentatevi online sulla sanzione dell’embargo. In particolare, preparate una presentazione in 5 slide che illustri i casi in cui la sanzione l’embargo commerciale è stato utilizzato da uno Stato nei confronti di un altro.
Soffermatevi a comprendere le ragioni che hanno portato lo Stato a utilizzare questa sanzione e a capire quali effetti ha avuto tale sanzione sull’economia, ma anche sulla salute, sulla vita delle persone dello Stato che l’hanno subita.
A turno riferite al resto della classe.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti, Per Questi Motivi, Articolazione RIM, vol. 2, pp. 192-204

 

 

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