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  Crisi energetica e caro-vita, l’inflazione aumenta ancora in Italia e in Europa

La fine dell’estate è per moltissimi simbolo di ripartenza e ritorno al lavoro. Al rientro dalle ferie, si aggiungono, quest’anno, le preoccupazioni derivanti dai rincari dovuti al caro-vita e al caro-energia.

Secondo i più recenti dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), agosto 2022 ha registrato un ulteriore record per ciò che riguarda l’inflazione e l’aumento dei prezzi di beni e servizi. Si parla di un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), cifre che non si registravano dal lontano 1985. Le cause dell’aumento galoppante vanno ricercate, ancora una volta, nell’aumento del costo di gas ed energia nonché dalle tensioni causate dalla guerra in Ucraina.

L’impatto delle attuali condizioni economiche grava sia sul tessuto produttivo che sui consumatori, le famiglie italiane. Per quanto riguarda le imprese, ad essere colpite sono soprattutto le PMI (piccole e medie imprese) nel settore primario, già sotto sforzo a causa delle condizioni climatiche, siccità e nubifragi, e secondario, con le industrie del nord Italia che dichiarano costi energetici extra per 40 miliardi di euro. Il perdurante aumento dei costi in bolletta e nell’utilizzo quotidiano grava maggiormente per gli operatori dell’economia reale, le imprese produttrici dei beni destinati al consumo.

L’aumento dei costi di produzione per le imprese si traduce in un aumento dei costi di spesa per i consumatori. A dare l’allarme è il Codacons: l’associazione stima che tra settembre e novembre assisteremo ad un rincaro di +711 euro annui a famiglia. L’aumento delle spese dovuto al rientro dalle ferie, all’inizio dell’anno scolastico, al costo in crescita della benzina metterà a dura prova le capacità di risparmio e le abitudini dei consumatori. Proprio in tema di abitudini, si segnalano riduzioni nell’utilizzo dei mezzi di trasporto privati a favore dei trasporti pubblici e un maggior ricorso a forme di mobilità alternative come il bike o car sharing.

Dal punto di vista dell’intervento pubblico, a faticare anche gli ammortizzatori sociali e le misure di sostegno alle imprese: l’aumento generalizzato dei prezzi ha infatti generato un buco nelle coperture finanziarie del decreto Aiuti bis, l’ultima misura messa in campo dal dimissionario governo Draghi per la quale erano stati previsti 15 miliardi di euro. Nuove e necessarie misure dipenderanno anche dai risultati elettorali del 25 settembre.

Per quanto riguarda il carburante, il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) ha annunciato la proroga il taglio alle accise (imposte sulla produzione e/o distribuzione che colpiscono beni come gli alcolici, l’energia e la benzina) ma solo fino al 5 ottobre. La misura, già in vigore, riduce di 30 centesimi al litro il prezzo di benzina, diesel e gpl.

L’aumento dell’inflazione non preoccupa unicamente l’Italia bensì tutti i paesi dell’Eurozona. Il valore dell’euro è sceso notevolmente tra luglio e agosto, prima raggiungendo la parità con il dollaro americano, poi abbassandosi ulteriormente con pesanti conseguenze sulle Borse europee. Diverse le proposte sul tavolo comunitario. Si parla di introduzione di un price-cap, di un tetto massimo al prezzo dei beni essenziali per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, di riforme al mercato elettrico e di rafforzare l’indipendenza dal gas russo. La Commissione europea assicura che entro le prossime settimane verranno annunciate nuove misure d’emergenza. Intanto, il prossimo 9 settembre si terrà una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell’energia.

 

Attività

L’inflazione e i panieri di spesa
Quali sono i fattori che determinano il fenomeno dell’inflazione? I Paesi dell’Eurozona adottano lo stesso indice di misurazione, l’IAPC (Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo per i paesi dell’Unione Europea), per indagare la stabilità dei prezzi e del valore della moneta. Per calcolare l’indice ogni Stato compone diversi “panieri” che comprendono i beni più importanti per la ricostruzione delle abitudini di spesa dei consumatori. Come sono composti i panieri italiani?
Con l’aiuto del docente provate a calcolare la vostra inflazione personale negli ultimi dodici mesi: il costo dei vostri beni preferiti è aumentato o diminuito?

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Righi Bellotti, Economia globale 2ed, pp. 25-29
  • Righi Bellotti, Il mondo dell’economia, pp. 23-27
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica, 4ed, vol. 1, p. 44
  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 402-411
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 2, pp. 260-278
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, pp. 266-268

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