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  Meta-Facebook multata dall’autorità garante della privacy irlandese per la violazione del regolamento europeo sulla protezione dei dati

Chi è META?

Meta è il nome dell’azienda precedentemente nota come Facebook, annunciato ufficialmente il 28 ottobre 2021. Il nuovo nome riflette l’intenzione del fondatore, Mark Zuckerberg, di espandersi al di là dei soli social media per abbracciare il “metaverso”.
Questa parola indica un ambiente di realtà virtuale condiviso in cui le persone possono interagire tra loro e con oggetti virtuali in modo simile a come interagiscono nel mondo reale.

Meta-Facebook e  i problemi di privacy

Meta è stata coinvolta in diverse controversie e problemi relativi alla privacy nel corso degli anni.
Nel 2018 è emerso che i dati personali di milioni di utenti di Facebook sono stati ottenuti in modo improprio dalla società di consulenza politica Cambridge Analytica. Lo scandalo che ne è derivato ha suscitato preoccupazioni sulla gestione dei dati personali da parte di Facebook e ha portato a indagini e sanzioni da parte di diverse autorità di regolamentazione in tutto il mondo.
La Data Protection Commission d’Irlanda (DPC) ha svolto un ruolo importante nella supervisione delle attività di Facebook, dal momento che l’azienda ha la sua sede europea in Irlanda.
L’autorità ha avviato diverse indagini sul trattamento dei dati da parte di Facebook e ha già emesso sanzioni in passato.

Recentemente, il 23 maggio 2023, Meta è stata sanzionata con una multa record (1,2 miliardi) per aver violato il regolamento europeo sulla privacy (GDPR).
Al termine di una lunga indagine le autorità hanno stabilito che il trasferimento dei dati personali dei cittadini europei nei server statunitensi non rispetta le regole su privacy e non tutela i dati degli utenti.

Cosa è il GDPR?

Il GDPR (General Data Protection Regulation) è il regolamento dell’Unione Europea n. 679 del 2016, entrato in vigore il 25 maggio 2018. Il suo obiettivo principale è garantire la protezione dei dati personali dei cittadini dell’Unione Europea e regolare il trattamento di tali dati da parte delle organizzazioni.

Il GDPR ha introdotto una serie di norme e principi che le organizzazioni devono seguire quando trattano i dati personali. Alcuni dei principali elementi del GDPR includono:

  1. Ampio campo di applicazione
    Il GDPR si applica a tutte le organizzazioni che trattano dati personali di individui all’interno dell’Unione Europea, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica.
  2. Consenso informato
    Le organizzazioni devono ottenere un consenso esplicito e libero, basato su informazioni chiare e comprensibili, per il trattamento dei dati personali.
  3. Diritti degli interessati
    Il GDPR rafforza i diritti degli individui sui propri dati personali, inclusi il diritto all’accesso, alla rettifica, all’oblio, alla portabilità e all’opposizione al trattamento.
  4. Notifica delle violazioni dei dati
    In caso di violazione dei dati personali che potrebbe comportare un rischio per i diritti e le libertà degli interessati, le organizzazioni devono notificarla alle autorità di regolamentazione competenti entro 72 ore.
  5. Responsabilità e conformità
    Le organizzazioni devono implementare misure di sicurezza adeguate per proteggere i dati personali e dimostrare la conformità alle norme del GDPR.
  6. Sanzioni
    Il GDPR prevede sanzioni amministrative significative per le organizzazioni che non rispettano le disposizioni del regolamento, che possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo globale dell’organizzazione o a 20 milioni di euro, a seconda di quale cifra sia più alta.

Il GDPR ha avuto un impatto significativo sulle politiche e le pratiche di gestione dei dati delle organizzazioni in tutto il mondo, poiché molte aziende che operano al di fuori dell’UE devono rispettare il GDPR se trattano i dati personali di cittadini dell’UE.

Vantaggi e svantaggi del GDPR

Il GDPR ha indubbiamente rinforzato la protezione dei dati personali dei cittadini e ha maggiormente responsabilizzato le organizzazioni che trattano tali dati nel contesto digitale.
Accanto ai benefici, il GDPR presenta anche alcuni potenziali svantaggi o sfide. Ecco alcuni punti da considerare:

  1. Onere amministrativo
    Le organizzazioni devono investire risorse significative per conformarsi al GDPR, inclusa la revisione e l’adeguamento delle politiche sulla privacy, la formazione del personale e l’implementazione di misure di sicurezza. Questo può rappresentare un onere finanziario e amministrativo, soprattutto per le piccole e medie imprese con risorse limitate.
  2. Complessità e ambiguità
    Il GDPR è un regolamento ampio e complesso, con terminologia legale e concetti tecnici che possono risultare difficili da comprendere e applicare correttamente. La sua interpretazione può variare, portando a una certa ambiguità e sfide di conformità. È possibile, infatti, che vi siano differenze di interpretazione nei vari Stati membri. Il GDPR è un regolamento europeo che richiede un’applicazione coerente in tutti gli Stati membri. Tuttavia, le interpretazioni delle disposizioni del GDPR possono variare da un paese all’altro, il che può portare a un’incertezza giuridica e a una mancanza di coerenza nell’applicazione. In altri termini, il GDPR ha creato una certa frammentazione normativa. Alcuni paesi hanno adottato leggi simili al GDPR, mentre altri hanno regolamentazioni diverse. Ciò può complicare le operazioni delle organizzazioni che operano a livello internazionale, richiedendo conformità a diverse norme di protezione dei dati.
  3. Impatto sulla raccolta dei dati
    Il GDPR ha introdotto norme stringenti sulla raccolta e il trattamento dei dati personali, inclusa la necessità di ottenere un consenso esplicito. Questo può rendere più difficile per le organizzazioni raccogliere e utilizzare i dati per scopi legittimi, come la personalizzazione dei servizi o la pubblicità mirata. Secondo alcuni autori, questo può portare a limitazioni all’innovazione. Si sostiene che il GDPR può avere un impatto negativo sull’innovazione tecnologica, in particolare per le start-up e le aziende emergenti. Questo perché proprio le restrizioni e le procedure complesse possono scoraggiare l’adozione di nuove tecnologie e limitare la capacità di sviluppare nuovi modelli di business basati sui dati.

È importante notare che questi svantaggi non negano l’importanza del GDPR nella protezione dei dati personali, ma evidenziano alcune delle sfide che le organizzazioni devono affrontare nell’adeguarsi e nell’applicare correttamente il regolamento.

 

Attività

Che utente digitale sei?

Come emerge dall’articolo, l’uso del digitale, elemento imprescindibile delle società moderne, comporta una serie di vantaggi e apporta consistenti miglioramenti nella vita di ciascuna persona.
Dall’altra parte sarebbe miope non osservare come l’uso del digitale e delle nuove tecnologie comporta una cessione di dati personali che necessitano di essere tutelati e la possibilità, inoltre,  di incorrere in comportamenti (anche altrui) scorrette o dannose per la propria vita.
Bisogna quindi imparare ad usare gli strumenti digitali con cura e responsabilità.

Prova a rispondere a queste domande-consiglio per capire come migliorare il tuo utilizzo:

  1. Proteggi la tua privacy? Mantieni le informazioni personali private e non condividerle con estranei online. Fai attenzione a quali informazioni condividi sui social media e assicurati di impostare le tue impostazioni sulla privacy in modo appropriato.
  2. Sei consapevole delle tue azioni online? Ricorda che ciò che fai online può avere conseguenze nella vita reale. Pensa prima di postare o condividere qualcosa online e considera l’effetto che potrebbe avere su te stesso e sugli altri.
  3. Eviti il cyberbullismo? Tratta gli altri online con rispetto e gentilezza. Non ingaggiarti in comportamenti di cyberbullismo, come insultare, minacciare o diffamare gli altri. Segnala eventuali casi di cyberbullismo e chiedi aiuto a un adulto di fiducia se ne sei vittima o testimone.
  4. Verifichi le fonti di informazione? Prima di condividere o credere a una notizia o a un articolo, verifica la sua fonte e la sua affidabilità. Cerca fonti autorevoli e affidabili per ottenere informazioni accurate.
  5. Gestisci il tempo online? Imposta limiti di tempo per l’uso dei dispositivi digitali e assicurati di bilanciare il tempo trascorso online con altre attività, come l’esercizio fisico, il tempo con gli amici o la lettura di un libro.
  6. Proteggi te stesso online? Utilizza password complesse e uniche per i tuoi account online e mantienile riservate. Sii cauto con i messaggi o le richieste di amicizia da parte di persone sconosciute e non condividere informazioni personali con estranei.
  7. Scegli le tue connessioni online con saggezza? Sii selettivo nella scelta delle persone con cui ti connetti online. Non accettare richieste di amicizia o interazioni da parte di persone che non conosci o che sembrano sospette.
  8. Mantieni un equilibrio digitale? Ricorda di dedicare del tempo alle attività offline, come l’incontro con gli amici, lo svolgimento di hobby o l’esercizio fisico. L’equilibrio tra vita digitale e vita reale è importante per il tuo benessere generale.
  9. Parli con un adulto di fiducia? Se hai domande o preoccupazioni sull’uso del digitale, non esitare a parlarne con un adulto di fiducia, come un genitore, un insegnante o un tutore. Saranno in grado di offrirti supporto, consigli e orientamento.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti, Per Questi Motivi, vol. 3, pp. 90, 321-323
  • Monti, Per Questi Motivi, Articolazione RIM, vol. 2, p. 169

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