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  La Corte costituzionale ha eletto il suo nuovo presidente

Il 12 dicembre 2023, la Corte costituzionale ha eletto il suo nuovo presidente: il prof. Augusto Barbera. Ma come viene scelto il presidente della Corte costituzionale italiana? E quali sono le sue funzioni?

1. Come viene scelto il presidente della Corte costituzionale italiana

Il presidente della Corte costituzionale italiana viene eletto, fra i propri componenti, dalla stessa Corte.

Come saprete, l’art. 135 Cost. stabilisce che la Corte costituzionale è composta di quindici giudici, scelti tra magistrati, in servizio o a riposo, presso le “supreme magistrature” (cioè la Corte di cassazione, il Consiglio di Stato e la Corte dei conti; professori universitari ordinari di materie giuridiche; e avvocati con una esperienza almeno ventennale). I giudici della corte sono scelti secondo varie modalità.

Un terzo (cioè cinque) sono nominati dal Presidente della Repubblica (su propria iniziativa); un terzo (cioè altri cinque) sono eletti dal Parlamento in seduta comune (cioè dall’organo composto dalle due Camere riunite, a maggioranza di due terzi dei componenti nei primi tre scrutini e, successivamente, di tre quinti dei componenti) e un altro terzo (cioè gli altri cinque) sono eletti dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative (tre dalla Corte di cassazione, uno dal Consiglio di Stato, uno dalla Corte dei conti).

I giudici della Corte costituzionale eleggono il loro presidente a maggioranza assoluta dei componenti (con eventuale ballottaggio fra i due più votati dopo la seconda votazione) sulla base dei voti espressi a scrutinio segreto dagli stessi componenti della Corte. Non solo: per garantire la collegialità della Corte e delle sue decisioni gli scrutatori immediatamente distrutte dopo il voto distruggono le schede elettorali, per impedire la conoscibilità del voto espresso da ogni giudice.

 

2. Quali sono le funzioni del presidente della Corte costituzionale

La carica di presidente della corte costituzionale dura tre anni ed è rinnovabile, potendo essere rieletto. Ovviamente però, la durata complessiva della carica dipende dalla scadenza del mandato di giudice costituzionale. Poiché cioè il presidente deve essere uno dei giudici costituzionali e la carica di giudice ha una durata di nove anni (dopo i quali il giudice cessa da ogni sua funzione), se il mandato novennale termina prima dei tre anni il giudice cessa anche dalla carica di presidente. Si tratta di un’eventualità tutt’altro che rara: anzi, poiché per prassi i giudici scelgono il presidente fra i componenti più anziani in termini di mandato capita spesso che questo termini prima del triennio.

Il presidente della Corte, una volta eletto, nomina uno o più vicepresidenti, che lo sostituiscono in caso di assenza o impedimento.

Il Presidente non ha alcuna autorità sugli altri giudici nell’assunzione delle decisioni. L’unica particolarità, in effetti non irrilevante, sta nel fatto che, in caso di parità di voti, il suo vale doppio.

Per il resto le sue funzioni si svolgono soprattutto all’interno dell’organo, con compiti di direzione e coordinamento (il presidente, ad esempio, si occupa della scelta del relatore per le cause, della fissazione del calendario di lavoro, di convocare e dirigere i lavori del collegio) nonché di assumere la rappresentanza della Corte all’esterno. Non solo, il presidente della Corte costituzionale è considerata la quinta carica della Repubblica (dopo il Presidente della Repubblica, i Presidenti delle due Camere e il Presidente del Consiglio dei ministri).

 

Il nuovo presidente

Dal 12 dicembre 2023 il presidente è della Corte è il giudice Augusto Barbera che, essendo stato eletto giudice della Corte costituzionale a fine 2015 terminerà la propria carica insieme al proprio mandato già a fine 2024 (molto prima dei tre anni previsti in termini generali).

 

Attività

Metti in pratica quello che hai imparato!

Il giudice Augusto Barbera è stato eletto presidente il 12 dicembre 2023.
Fai una breve ricerca e scopri:

  1. come è diventato giudice della Corte costituzionale nel 2015 (se, cioè, è stato nominato dal presidente della Repubblica o è stato eletto dal Parlamento o dalle magistrature supreme) e in virtù di quale percorso professione (se cioè, è diventato giudice in quando professore universitario, magistrato o avvocato).
  2. se ha nominato uno o più vicepresidenti e, eventualmente, quali giudici costituzionali ha nominato.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res Publica 4ed., p. 252
  • Monti, Per Questi Motivi, Vol. 3, p. 194
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed., vol. 3, p. 167-160
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 5ed., vol. 3, p. 175-176
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 5ed, vol.2, p. 113.

 

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