Come si genera una molecola di DNA radioattiva?

Una molecola di DNA marcata con un isotopo radioattivo prende il nome di sonda.

Il modo più semplice per ottenere una sonda radioattiva è allestire una reazione di polimerizzazione in vitro.

Il DNA che si vuole marcare viene dapprima denaturato tramite ebollizione e infine incubato a 37°C in una soluzione salina tamponata contenente:

  • i quattro deossiribonucleotidi, di cui uno marcato con un isotopo radioattivo (generalmente fosforo, 32P);
  • un enzima che promuove la sintesi del DNA (DNA polimerasi);
  • una miscela di oligonucleotidi, lunghi 6-9 basi e a sequenza non definita, che si appaiano in maniera casuale lungo la molecola di DNA denaturata e servono da appoggio per la sintesi del DNA da parte della DNA polimerasi.

È possibile, secondo lo stesso principio e con modalità simili, generare in vitro una molecola di RNA radioattiva: in questo caso l’enzima utilizzato sarà una RNA polimerasi e i deossiribonucleotidi saranno sostituiti da ribonucleotidi.

In alternativa alla marcatura con isotopi radioattivi, si può marcare la sonda tramite l’incorporazione di un nucleotide modificato, contenente cioè una catena laterale (per esempio biotina o digoxigenina) che viene a sua volta riconosciuta da un anticorpo specifico, coniugato a un composto fluorescente.

L’ibridazione in situ

L’ibridazione a stringenza ridotta

Southern e Northern blotting