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Verdiani,
Giacoma, Kolb: Guida all'uso del dizionario di tedesco (Zanichelli
editore, Bologna 2001)
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CAPITOLO 3 - DOVE CERCARE ALTRE INFORMAZIONI SUL LEMMA
3.1 La voce lessicografica
Fino all’avvento dell’editoria multimediale le caratteristiche del supporto cartaceo non potevano che imporre una sorta di via crucis al compilatore del dizionario, costringendolo a fare i conti in senso tutt’altro che metaforico con lo spazio a sua disposizione. I compromessi ai quali si era costretti a scendere potevano essere di varia natura ma tutti, in un modo o nell’altro, andavano inevitabilmente a scapito della trasparenza grafica. Lo scopo finale rimaneva quello di riuscire a dare il maggior numero di informazioni nel minor spazio possibile. L’avvento dell’editoria elettronica ha attenuato questa esigenza, lo spazio per inserire le informazioni necessarie adesso c’è e c’è anche la possibilità di gestirlo meglio sul piano dei simboli. È dunque finalmente possibile concentrare l’attenzione sulla grafica senza limitazioni di sorta e ponendosi come meta finale il raggiungimento di una soluzione che sia coerente quanto lo sono i contenuti, che anzi dia maggiore immediatezza a questi ultimi evidenziandoli. Ora se il problema è di facile risoluzione sul supporto magnetico, il discorso è ancora diverso per quel che riguarda il dizionario su carta, costretto a sfruttare al meglio un numero ridotto di stili e simboli grafici e una dimensione prestabilita. Nel nostro caso si è cercato di mantenere una certa coerenza generale usando il corsivo per denotare l’area delle discriminazioni di significato (spiegazioni, sinonimi, collocatori), il neretto per lemmi e esempi, il tondo per le traduzioni e così via, ma anche di dare maggiore rilievo grafico alle strutture, ai collocatori, alle espressioni idiomatiche, alle locuzioni, facilitando il più possibile la ricerca dell’espressione all’interno della voce.
