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  L’intelligenza artificiale come strumento per rilanciare il turismo

Nonostante sia in atto una ripresa del comparto turistico (+ 4% nel 2021), i numeri son ancora ben lontani da quelli raggiunti nel periodo pre-pandemia: secondo l’Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO) siamo a circa il 72% in meno rispetto al 2019.
Proprio per fronteggiare questa crisi si sta puntando sempre più sulla digitalizzazione e, in particolare, sull’intelligenza artificiale.
Per capire meglio questo passaggio è utile fare un passo indietro.

In una prima fase la digitalizzazione si è compiuta attraverso l’avvento del web, che ha consentito al turista di costruire da sé la propria esperienza di viaggio, in modo semplice e veloce, senza dover necessariamente ricorrere a una figura specializzata.

Nella fase attuale, invece, gli imprenditori del settore stanno facendo ampio ricorso al digitale e all’intelligenza artificiale soprattutto per intercettare i nuovi bisogni dei consumatori/turisti, anticipare le loro esigenze e adeguare i prodotti offerti, così da ridurre i margini di errore.
Si può dire che il fenomeno dell’intelligenza artificiale rappresenti una nuova fase della rivoluzione industriale, chiamata anche industria 4.0.

Il ruolo dell’industria 4.0

L’industria 4.0 è oramai oggetto di ingenti investimenti a livello mondiale e sempre più sta interessando anche il settore turistico.
Del resto, tra gli obiettivi fissati dal PNRR particolarmente rilevante è l’esigenza di digitalizzazione anche del settore turistico (ne abbiamo parlato qui).

Il metodo per attuare questo obiettivo si sviluppa, sinteticamente, in questo modo.
La quantità di dati disponibili nel comparto turistico è smisurata. Basti pensare alle visualizzazioni dei siti di prenotazione di voli e di hotel e alle ricerche di destinazioni di viaggio. Una simile quantità di dati può essere raccolta in tempo reale, processata e analizzata attraverso algoritmi.

Da queste analisi, gli imprenditori possono prevedere le scelte turistiche, anche a lungo termine, dei consumatori e quindi ottenere spunti per nuove strategie da mettere in campo: ad esempio implementare la gamma di servizi a disposizione dei propri hotel, intercettare le parole chiave più ricercate e farsi trovare pronti, aumentare o abbassare i prezzi anche in base anche ai comportamenti dei propri concorrenti, e così via. L’effetto finale è, da un lato, ottimizzare l’esperienza di viaggio dei consumatori e, dall’altro, ridurre i propri costi di produzione, evitando sprechi di danaro.

  • Un primo esempio di questo utilizzo è dato dal dynamic pricing. Per dynamic pricing si intende la variazione del prezzo, per la generalità degli utenti, in base a specifici fattori che possono intervenire da soli o in combinazione tra con altri, tra cui, ad esempio, la disponibilità in tempo reale del bene, il gradimento del pubblico, la condotta dei concorrenti.
  • Un secondo esempio riguarda gli agenti virtuali che supportano le aziende del turismo e dell’hospitality. In concreto, gli agenti virtuali monitorano le tendenze di mercato, rilevando le parole chiave strategiche rispetto all’azienda per cui ‘lavorano’, prevedono la curva di domanda di prodotti (pacchetti vacanze, voli), anche tenendo conto della variabile prezzo. Questi agenti sono così in grado di prevedere, in tempo reale, eventuali vendite, entrate e costi da sostenere.

In altri termini, l’intelligenza artificiale permette agli imprenditori di fronteggiare le condizioni di mercato con un certo margine di anticipo, supportandoli in questo tempo incerto ancora dominato dalla pandemia e dai provvedimenti restrittivi adottati nei vari Paesi.

 

Attività

A casa
Rispondete alle seguenti domande (al massimo 10 righe per ciascuna):

  • Che ruolo può avere l’intelligenza artificiale nel settore turistico
  • Conoscete altri impieghi di intelligenza artificiale nel turismo?

In classe
Dividetevi in gruppi. Dopo aver confrontato le risposte, indicate quali sono i pro e i contro derivanti dall’uso dell’intelligenza artificiale nel turismo.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica 4ed, vol. 2, pp. 422 e ss.
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica, 4ed, vol. 1, p. 530

 

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