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  TikTok e il Garante della Privacy

Tutti i movimenti che vengono fatti sui Social, come condivisioni, commenti, like e persino il tempo in cui ci si sofferma sui diversi contenuti, sono dati preziosissimi per le società che gestiscono i Social Network. I gusti, le passioni e i desideri degli utenti rappresentano un’enorme fonte di arricchimento perché permettono di veicolare messaggi al giusto target.

Le esperienze virtuali sono quindi personalizzate e questo può rappresentare un vantaggio perché vengono proposti contenuti in linea con gli interessi degli utenti. Tuttavia si corre il rischio di essere suggestionati e manipolati e di cadere nella cosiddetta Filter Bubble, ovvero una sorta di “bolla” informativa che propone soltanto contenuti coerenti con il proprio punto di vista.

Sulla base del Codice in materia di protezione dei dati personali la profilazione degli utenti, ovvero l’attività di raccolta ed elaborazione dei dati, è possibile soltanto previo consenso (il noto “accetta tutto” che spesso viene cliccato inconsapevolmente).

Di recente il Garante della Privacy ha inviato al Social Network TikTok un avvertimento, ricordando la disciplina che tutela la privacy degli utenti.
La vicenda è iniziata nel giugno del 2022 quando TikTok ha annunciato la modifica della propria privacy policy, comunicando agli utenti che dal successivo 13 luglio 2022, le persone maggiori di 18 anni sarebbero state raggiunte da pubblicità “personalizzata”, basata cioè sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione sul Social. Secondo questa nuova privacy policy la base giuridica per il trattamento dei dati non era più il consenso degli interessati, ma i non meglio precisati “legittimi interessi” di TikTok e dei suoi partner.

L’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha ritenuto questa modifica incompatibile con il Codice in materia di protezione dei dati personali, che consente l’archiviazione di informazioni, o l’accesso a informazioni già archiviate, soltanto il consenso dell’interessato.
Il Garante della Privacy ha ricordato anche un altro aspetto che desta particolare preoccupazione:  l’incapacità di TikTok di identificare le persone maggiori d’età (sul punto ricordiamo anche altre contestazioni al Social da parte del Garante, di cui si è parlato in questo articolo).
Pertanto l’attività di profilazione, senza consenso espresso, poteva raggiungere anche i minorenni e persino i minori di 14 anni, per i quali è necessario il consenso degli esercenti la responsabilità genitoriale.

A seguito dell’avvertimento del Garante Privacy, TikTok ha sospeso il passaggio al legittimo interesse come base giuridica per la pubblicità “personalizzata”, cioè fondata sulla profilazione dei comportamenti tenuti nella navigazione sulla piattaforma. L’Autorità Garante per la protezione dei dati personali ha ritenuto “responsabile” la decisione del Social Network e si è dichiarata aperta a un dialogo volto trovare un punto di incontro tra gli interessi economici e i diritti degli utenti.

 

Attività

Gli aspetti positivi e negativi della profilazione
Spiega in una presentazione powerpoint:

  1. cosa si intende per Filter Bubble,
  2. quali sono i rischi della profilazione degli utenti,
  3. se secondo te è grave la modifica della privacy policy operata da TikTok e perché.

Per svolgere il compito puoi aiutarti con l’articolo che trovi a questo link e con la visione del docufilm The social dilemma.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti-Faenza, Res publica 4ed, pp. 41 ss.
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed, vol. 3, pp. 83 ss.

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