Verdiani, Giacoma, Kolb: Guida all'uso del dizionario di tedesco (Zanichelli editore, Bologna 2001)
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2.1 L’equivalenza

basalto s. m. (miner.) basalte. (Boch)
Basalto s. m. (miner.) basalte. (Ragazzini)
basalto m min Basalt m. (Il dizionario di Tedesco)

basilico (2) s. m. [pl. -ci] (bot.) basilic. (Boch)
basilico m. (bot., Ocimum basilicum) (sweet) basil. (Ragazzini)
basilico <chi> m tbot Basilikum n, Basilienkraut n. (Il dizionario di Tedesco)

La prima scoperta che si fa nel mettere a confronto due lingue diverse è che raramente esiste una corrispondenza diretta fra i due sistemi nozionali, ma che, nella maggior parte dei casi, i vari significati di una parola sono organizzati diversamente nelle due lingue e sono distribuiti fra traducenti diversi che a loro volta condividono solo parzialmente il significato di un termine.

Il rapporto esistente fra un lemma e i suoi traducenti è per certi versi molto simile a quello che intercorre fra i sinonimi. Capita quindi spesso che, per rendere il significato di un termine tedesco, sia necessario scomodare parole diverse in italiano fino a esaurire le diverse accezioni di significato del lemma di partenza e viceversa. Ma vediamo un esempio:

Le unità lessicali di due lingue corrispondono a nozioni che il più delle volte si sovrappongono, senza che i margini coincidano nettamente. Quest’asimmetria linguistica ha poche eccezioni limitate alla terminologia tecnico-scientifica. Considerata però la scarsa incidenza di questo lessico all’interno di una comunità linguistica, è evidente quanto sia difficile e anche importante ricostruire in modo il più possibile esauriente questa equivalenza parziale.

La parziale sovrapposizione dei tratti semantici di due lingue è detta anisomorfismo ed è alla base di quasi tutti i problemi di traduzione. Nella maggioranza dei casi infatti le divergenze fra due lingue riguardano le singole parole, ma non i sistemi linguistici che sono grosso modo equivalenti. L’anisomorfismo riguarda non solo la non coincidenza di una nozione nelle due lingue, ma anche la presenza di una nozione in una lingua e non nell’altra, le cosiddette lacune onomasiologiche. (C. Marello, Dizionari bilingui, Bologna, Zanichelli, 1989, p. 54.) In tal caso, come abbiamo visto, anche il dizionario bilingue ricorre alla definizione (vedi p. 25) lasciando all’utente la libertà di importare il termine nella lingua originale.

34

Elenca tutti i traducenti possibili del verbo spielen e i sinonimi equivalenti in tedesco.

Soluzione

 

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