Verdiani,
Giacoma, Kolb: Guida all'uso del dizionario di tedesco (Zanichelli
editore, Bologna 2001)
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2.4 Le abbreviazioni
Nel Dizionario di Tedesco la maggior parte delle informazioni che costituiscono la glossa – con l’eccezione naturalmente delle traduzioni – sono nella stessa lingua del lemma, vale a dire in tedesco nella sezione tedesco-italiano, in italiano nella sezione italiano-tedesco. La scelta di un linguaggio composto perlopiù di abbreviazioni è dettato dall’esigenza di economizzare spazio. All’interno di ogni dizionario esiste una lista di abbreviazioni, che variano da opera a opera e che costituiscono la lingua descrittiva del lessicografo, il metalinguaggio di cui si serve per fornire informazioni grammaticali, morfologiche, restrizioni d’uso, indicazioni stilistiche, ecc.
Fra le tante informazioni che le abbreviazioni sono in grado di fornirci ci sono tutte quelle che indicano le limitazioni d’uso di una parola. Ogni considerazione di questo genere si basa sul presupposto che esista una lingua comune, riconoscendo la quale sia poi possibile distinguere i termini obsoleti, quelli settoriali, il linguaggio giovanile e così via.
Secondo Dardano e Trifone la lingua standard sarebbe "quella varietà linguistica che riscuote il maggior consenso sociale", (M. Dardano, P. Trifone, La lingua italiana, Bologna, Zanichelli, 1985, p. 57.) e alla quale la comunità può fare riferimento, come suggerisce già l’etimologia della parola standard:
Esiste dunque una lingua che è in un certo senso come lo stendardo tenuto in alto, ben visibile e riconoscibile da tutti, una sorta di simbolo d’unità. La lingua standard è quella proposta come modello a tutti coloro che fanno parte di una comunità, in nome di un’uniformità variamente raggiunta a seconda dei paesi. Ma per quel che ci riguarda è soprattutto una sorta di grado zero della lingua, la lingua normale, che all’interno di un vocabolario non necessita di ulteriori specificazioni.
La presenza di etichette segnala invece l’appartenza a un sottocodice, cioè ai linguaggi di settore, oppure a un particolare registro stilistico. Le etichette danno anche informazioni sulla diffusione geografica e temporale, sull’atteggiamento del parlante, sulla frequenza e sulla situazione nella quale appare il lemma. Vengono usate dove necessario: ad esempio l’etichetta autom viene messa ad autoambulanza per indicare che il primo elemento auto- in questo caso si riferisce al veicolo (differenziandolo così ad esempio dal primo elemento auto- di autocontrollo, autolesionismo, ecc.). Non si metterà invece ad ambulanza dove non è necessario differenziare.
2.4.1 Uso proprio figurato
Questa suddivisione è parte integrante della lessicografia italiana ma, in accordo con la discussione internazionale sul tema che ritiene l’indicazione di figurato da sola insufficiente, è stata accompagnata ogni volta da ulteriori informazioni sotto forma di collocatori, sinonimi, spiegazioni, ecc. Quando più sfumature di un’accezione sono raccolte sotto lo stesso numero arabo, non si è ripetuto ogni volta fig, ma è stato sufficiente metterlo all’inizio.
2.4.2 Etichette per le varietà regionali
Queste etichette indicano che una parola viene usata solo in una certa regione geografica.
A | Austria |
CH | Svizzera |
süddt | Germania meridionale |
norddt | Germania settentrionale |
ostdt | Germania orientale |
ostdt hist | ex-DDR |
merid | Italia o Germania meridionale |
sett | Italia o Germania settentrionale |
lomb | lombardo |
merid | meridionale |
napol | napoletano |
piem | piemontese |
rom | romanesco |
sett | settentrionale |
sicil | siciliano |
tosc | toscano |
Quando non è stato possibile stabilire l’esatta provenienza di un termine o di un’espressione, si è usato region. I termini a diffusione regionale hanno di solito un traducente appartenente al registro fam.
2.4.3 Etichette per le varietà stilistiche e situazionali
Queste etichette indicano che una parola viene usata solo all’interno di un certo registro stilistico. È molto importante avere informazioni di questo genere perché evitano di usare ad esempio un termine familiare in una lettera formale. Questa competenza propria del madrelingua costituisce spesso una difficoltà per chi impara una lingua straniera e quindi è molto importante che il dizionario dia queste informazioni.
poet | poetico |
lit/lett | letterario |
geh/forb | forbito |
fam | familiare |
sl | slang |
vulg/volg | volgare |
Queste etichette segnalano voci ed espressioni usate soprattutto in situazioni di carattere formale:
form | formale |
2.4.4 Etichette che indicano l'atteggiamento del parlante
Con queste etichette si segnalano le diverse sfumature dovute all’atteggiamento del parlante che distinguono certe espressioni dalla lingua standard:
euph/eufem | eufemistico |
enf | enfatico |
pej/pegg | peggiorativo |
spreg | spregiativo |
scherz | scherzoso |
iron | ironico |
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A che cosa corrispondono i seguenti limiti d’uso? Prova a cercarli nella lista delle abbreviazioni del dizionario.
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