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Legenda

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  Il Discorso sullo stato dell’Unione 2022

Che cos’è il discorso sullo stato dell’Unione?

Ogni anno, in settembre, il presidente della Commissione pronuncia il suo discorso sullo stato dell’Unione davanti al Parlamento europeo.
L’obiettivo del discorso è fare il punto sugli obiettivi conseguiti nell’anno e presentare le priorità e le sfide dell’anno successivo.
Si tratta di una tradizione trapiantata dagli Stati Uniti, la cui costituzione prevede che tutti gli anni il Presidente pronunci un discorso sullo stato dell’Unione.

 

I punti salienti del discorso

La Presidente, dopo aver ricordato quanto l’Unione abbia risposto in maniera rapida e immediata alle crisi che si sono presentate (pandemia e guerra in Ucraina) molto più in fretta rispetto al passato, si focalizza su alcuni punti in particolare.
I punti indicano le priorità politiche da perseguire in questo momento.

1. Guerra in Ucraina

Come sappiamo, l’Unione europea, a seguito dell’invasione russa in Ucraina ha approvato una serie di sanzioni nei confronti della Russia (vedi qui e qui).
La Presidente della Commissione ha ribadito che le sanzioni dovranno restare in vigore e ha affermato che l’UE continuerà ad aiutare dal punto di vista finanziario e militare l’Ucraina.
Von der Leyen ha inoltre annunciato che l’Ucraina parteciperà all’area di roaming telefonico gratuito dell’UE e che è intenzione della Commissione lavorare con il Governo ucraino per l’accesso del Paese al mercato unico dell’UE (cioè il mercato dell’Unione senza barriere doganali).

2. Energia

La Presidente della Commissione ha affermato la necessità di porre fine alla dipendenza dei Paesi europei dalle fonti energetiche importate dalla Russia.
Per questo è previsto un intervento di emergenza volto a:

  • introdurre un obbligo di ridurre il consumo di energia elettrica di almeno il 5% nelle fasce orarie di picco dei prezzi;
  • applicare un massimale (ovvero un limite) sui ricavi inframarginali delle imprese che producono energia elettrica a basso costo e che ora realizzano profitti elevati;
  • prevedere un “contributo di solidarietà” da parte delle compagnie petrolifere, del gas e del carbone (non soggette al massimale) consistente nel prelievo della parte di utili del 2022 eccedente un incremento del 20% sugli utili medi dei tre anni precedenti. I ricavi dovrebbero essere destinati dagli Stati membri ai consumatori più vulnerabili tra le famiglie, le imprese e le industrie ad alta intensità energetica.

 

3. Azione per il clima

La Presidente ha osservato l’importanza di attuare il Green Deal europeo e la necessità di impegnarsi nel contrasto dei cambiamenti climatici, anche alla luce dell’intensificarsi di eventi e disastri sempre più frequenti (incendi, ondate di calore estremo, siccità nei mesi estivi). In tale prospettiva ha annunciato che in occasione della Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità di Montreal (dal 5 al 17 dicembre prossimi), e della COP27 di Sharm el-Sheikh (dal 6 al 18 novembre prossimi), l’UE lavorerà per raggiungere accordi globali ambiziosi.

 

4. Migrazioni

La Presidente ha affermato che quella determinazione e solidarietà che l’UE ha dimostrato nell’accoglienza ai rifugiati ucraini, sono invece mancate nel dibattito sulla politica migratoria europea. In tale settore sono necessarie procedure eque e rapide, un sistema a prova di crisi e velocemente attuabile e un meccanismo permanente e giuridicamente vincolante che garantisca la solidarietà.

 

5. Conferenza sul futuro dell’Europa (di cui abbiamo parlato qui)

Da ultimo, La Presidente Von Der Leyen, nel ricordare l’importanza della Conferenza sul futuro dell’Europa (COFE), ha indicato che i panel dei cittadini diventeranno una prassi regolare della vita democratica dell’UE. La Commissione ha indicato nel programma di lavoro del 2023 una lista di proposte che nascono proprio dalle conclusioni dei lavori della COFE, tra le quali una nuova iniziativa sulla salute mentale.

La Presidente ha rilevato che è tempo di introdurre nei Trattati una solidarietà tra le diverse generazioni, rinnovando la promessa del progetto europeo e migliorando le modalità con le quali l’UE decide le proprie politiche.
Secondo la Presidente è giunto il momento di convocare una Convenzione europea per la riforma dei Trattati, come richiesto anche dal Parlamento europeo.

 

Attività

Confronti, somiglianze e differenze. Rileggiamo la storia recente.
A questo link trovate i discorsi sull’Unione tenuti dal 2010 ad oggi dal Presidente della Commissione.
Dividetevi in gruppi. Ciascuno si occupa di un discorso.
Mettete confronto i vari discorsi per comprendere analogie, differenze, osservazioni critiche e ricostruire il processo di integrazione che l’Unione ha fatto in questi anni. In particolare, rispondete alle seguenti domande:

  1. Quali sono e quali erano le priorità politiche che si evincono dai vari Discorsi?
  2. Quali problemi l’Unione europea ha affrontato in questi anni e con quali strumenti?
  3. Quali sono le parole su cui la Commissione ha posto l’accento? Quali sono le parole ricorrenti? Ad esempio, nell’ultimo discorso la parola più usata è stata solidarietà.

 

Fonti per approfondire:

 

Riferimenti nei testi Zanichelli:

  • Monti, Per Questi Motivi, Articolazione RIM, pp. 60-64; 172-176
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 4ed., vol. 3, pp. 424-425
  • Ronchetti, Diritto ed economia politica 5ed., vol. 3, pp. 421-422
  • Ronchetti, Diritto e legislazione turistica, 5ed pp. 423-434

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