Conosci le cinque pose delle statue di Venere?

La statua di Venere era una delle più diffuse del mondo greco. D’altra parte l’arte greca mirava alla rappresentazione del bello: quale miglior soggetto se non la dea della bellezza?
Eppure, nonostante le migliaia di sculture prodotte, esistono delle pose che si ripetono di frequente, dei modelli standard ai quali gli artisti facevano riferimento nati tra il IV e il II sec. a.C.. I tipi di Venere più frequenti sono questi cinque.

VENERE ACCOVACCIATA (a): la dea è nuda e si sta lavando in posizione accovacciata. La testa è girata a guardare indietro.

VENERE CALLIPIGIA (b): la dea solleva la veste sul retro e osserva le sue forme (callipigia viene da kalli = belle e pygos = natiche).

VENERE ANADIÒMENE (c): è la dea che nasce dalle acque strizzandosi i capelli con le braccia sollevate.

VENERE PUDÌCA (d): la dea, nuda dopo il bagno, si copre il seno e il pube con le mani. Spesso è nuda ma in alcuni casi può coprirsi con un telo.

VENERE VICTRIX (e): la dea, in genere vestita per metà, tiene in mano la mela in segno di vittoria (victrix in latino vuol dire vincitrice).

Adesso immagina di essere uno scultore greco e prova ad inventare una nuova posa per la figura di Venere con un nome adatto e una definizione che spieghi la posizione del corpo.