Crea una fibula barbarica
Gli antichi Greci chiamavano bàrbari tutti quelli che non parlavano bene la loro lingua. Il termine barbaro, infatti, deriva da bar bar cioè il balbettio di chi non sa pronunciare correttamente le parole.
I Romani definivano barbari tutti gli stranieri, usando quella parola con il significato dispregiativo di popoli incivili e violenti. Ma saranno proprio i barbari a mettere definitivamente fine all’Impero Romano (per la sua parte occidentale) nell’anno 476 d.C.
Ma chi erano veramente i barbari e cosa sapevano fare?
In generale si tratta di popoli provenienti dal nord come i Visigoti, i Vandali, gli Ostrogoti, i Longobardi e i Franchi. Erano guerrieri coraggiosi e ottimi fabbricatori di armi, abilità che sfruttavano anche nell’oreficeria, la lavorazione di oggetti in oro e pietre preziose come croci, corone e gioielli.
Tra i prodotti più belli dell’arte barbarica ci sono le fibule a disco, spille rotonde di 4-8 cm di diametro usate per chiudere il mantello, come queste create da artisti franchi nel VII secolo.
Le fibule sono realizzate con una tecnica detta “ad alveare” perché vengono create nella piastra d’oro delle cellette in cui incastonare paste vitree, perle, gemme e madreperla. Nelle zone vuote vengono applicati fili d’oro finemente arrotolati dentro solchi scavati nel metallo (tecnica chiamata “a filigrana“).
In alcuni casi le fibule vengono realizzate con la tecnica del cloisonné: tutta la superficie è suddivisa in settori da sottili divisori in oro nei quali viene colato lo smalto fino ad ottenere una superficie a mosaico liscia e uniforme.
In ogni caso, qualunque sia la lavorazione, tutte le fibule hanno in comune una grande ricchezza decorativa e una struttura geometrica a simmetria radiale basata sulla croce.
Pur trattandosi di piccoli oggetti siamo davanti a delle vere opere d’arte.
Adesso, come sempre, tocca a te!
Prova a realizzare una fibula barbarica ispirandoti a quelle presentate qui sopra e seguendo le fasi del mosaico polimaterico (pag. 93 di Artemondo B).
Puoi riempire di pasta di sale o di gesso a presa lenta un piccolo vassoio di metallo dopo aver mescolato all’impasto della tempera gialla per dargli un colore dorato. Quando la base è ancora morbida inserisci nella superficie piccoli oggetti tondeggianti e fili colorati seguendo uno schema geometrico a croce.
Appena l’impasto si sarà indurito basterà staccarlo dal vassoio e la fibula è pronta.