Un Giudizio Universale pieno di sorprese
Un’immagine molto frequente nelle chiese medievali è la raffigurazione del Giudizio Universale. In genere è dipinta sulla controfacciata, cioè sulla parete interna della chiesa corrispondente alla facciata principale. Questo perché il fedele potesse vedere quella scena prima di uscire dall’edificio e tenerne a mente il messaggio: il giorno in cui sarebbe venuta la fine del mondo Dio avrebbe giudicato tutti gli uomini separando i giusti dai dannati. Un invito, dunque, a scegliere la via del bene per evitare di finire all’Inferno.
In questi esempi (non solo medievali) c’è sempre Dio al centro, i malvagi in basso a destra e i buoni in basso a sinistra (ma sarebbero alla destra del Signore, se osservati dal suo punto di vista).
Nella chiesa romanica francese di Sainte-Foy (XI-XII sec.) a Conques, il Giudizio è rappresentato invece sull’ingresso, nel timpano semicircolare sotto il protiro.
Come si spiega questa collocazione?
La motivazione è legata alla particolare posizione geografica della cittadina di Conques. Si trova, infatti, lungo la strada di pellegrinaggio che attraversa la Francia e arriva fino al Santuario di Santiago de Compostela, sulla costa atlantica della Spagna. I pellegrini che attraversavano il paese, osservando la chiesa, potevano avere un “promemoria visivo” dello scopo per cui si erano messi in viaggio: espiare i peccati e ritrovarsi dalla parte dei giusti nel giorno del Giudizio.
La rappresentazione è fedele alla tradizione medievale: Cristo in Maestà (cioè seduto in trono) è circondato dagli angeli e collocato al centro, dentro la mandorla (un frutto che, in quanto seme, allude alla nascita e alla vita e richiama la forma di un pesce, simbolo anche questo di Cristo). Dietro la mandorla è posta anche la croce a significare che Cristo è contemporaneamente Giudice e Salvatore. Ai lati della croce, in alto, due angeli suonano le trombe del Giudizio.
A sinistra sono raffigurati i giusti disposti ordinatamente; nel lato opposto, ammassati e contorti, stanno i dannati.
Nella fascia sottostante, in basso a destra, sono rappresentate, con realismo e violenza, le torture a cui sono sottoposti i peccatori all’inferno. Qualcuno viene arrostito sul fuoco come un pollo allo spiedo, qualcun altro viene gettato nella bocca di un mostro marino.
Dal lato opposto, sotto archetti a tutto sesto, le figure di coloro che hanno ottenuto la salvezza e che si trovano nella città celeste.
In tutto ci sono ben 124 personaggi, originariamente tutti colorati, raffigurati con una buona dose di realismo nonostante alcune sproporzioni nel corpo e la semplificazione dei gesti. L’effetto finale è quello, stupefacente, di assistere ad una spettacolare messa in scena.
A stemperare la drammaticità del Giudizio Universale ci pensano i “curiosi”, minuscoli personaggi che si affacciano lungo la ghiera dell’arco quasi a spiare il grande evento che si compie sotto i loro occhi.
Vuoi provare anche tu a realizzare un curioso per la porta della tua stanza?
Allora osserva bene quelli di Sainte-Foy. A parte quello centrale, che spunta tra due rotoli di pergamena, gli altri si affacciano con naso, occhi, capelli e mani.
Puoi realizzare un volto di fantasia, meglio se con tutt’e due le mani appoggiate in alto, che sbircia da sopra una linea. Disegnalo su cartoncino, così resterà più rigido al momento di ritagliarlo.
Dopo aver ritagliato il curioso usa del nastro adesivo nascosto per incollarlo lungo la cornice di una porta.
Non saranno medievali ma sicuramente altrettanto divertenti!