Un soggetto subisce un danno dalla diffusione su Internet di frasi denigratorie o infamanti. Decide quindi di agire in giudizio per ottenere sia la rettifica e la rimozione di quei contenuti, sia risarcimento dei danni morali ed economici. Ma a quale giudice può rivolgersi per questa richiesta di risarcimento? Se la diffusione del contenuto lesivo ha coinvolto una pluralità di Stati membri dell’Unione, qual è il giudice competente? La Corte di Giustizia risponde con la sentenza C-251/20.
Legenda
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Tag: "risarcimento"
Royalty virtuale e brevetti contraffatti: la parola alla Cassazione
31/03/2021 |
Un’ordinanza della Cassazione ritorna sul tema della liquidazione equitativa dei danni derivanti da contraffazione di brevetti. La norma interessata è l’art. 125 del Codice della Proprietà Industriale. Il concetto di Royalty virtuale diventa più che un semplice indicatore: è il limite minimo da cui deve partire il risarcimento.
L’ultima sentenza della Corte di Giustizia in materia di discriminazioni omofobe
02/05/2020 |
La Corte di Giustizia nella sentenza del 23 aprile 2020 afferma che le dichiarazioni omofobe costituiscono una discriminazione in materia di occupazione e di lavoro se pronunciate da chi esercita, o può essere percepito come capace di esercitare, un’influenza determinante sulla politica di assunzioni di un datore di lavoro.