Entra anche tu nell’Urlo di Munch
L’urlo è uno di quei quadri che conoscono tutti anche senza averlo studiato, assieme alla Gioconda di Leonardo e alla Notte stellata di Van Gogh. Ma, a differenza delle altre opere famose, il dipinto di Munch è l’unico ad avere il corrispondente emoji, quello con le manine sul volto 😱.
Per la verità è impreciso dire “il” dipinto, visto che Edvard Munch ne ha realizzato almeno sei versioni tra schizzi, dipinti, disegni e litografie.
Tutte le opere raffigurano, comunque, lo stesso episodio vissuto dall’artista in prima persona: mentre passeggiava con due amici lungo il fiordo, a Oslo, vide il cielo al tramonto tingersi di rosso e udì un grido attraversare la natura.
I suoi amici non si accorgono di nulla e proseguono il cammino lungo il sentiero. Il paesaggio, invece, si deforma come in un’allucinazione. Il pittore, in primo piano, porta le mani sulle orecchie per proteggersi dall’urlo, mentre sgrana gli occhi per la paura e spalanca la bocca urlando a sua volta.
La versione più diffusa è una di quelle del 1893 ed è conservata oggi alla Galleria Nazionale di Oslo, in Norvegia.
Anche se a fine Ottocento l’Espressionismo non era ufficialmente nato, questo quadro è considerato un capolavoro di quella corrente: l’arte diventa espressione dell’interiorità dell’artista piuttosto che rappresentazione oggettiva della realtà. Quello che Munch dipinge nel suo quadro è quindi una visione interiore, non ciò che vedono i suoi occhi.
Eppure alcuni studiosi ritengono che quell’incredibile cielo, striato di rosso e di giallo, possa raffigurare un fenomeno raro ma reale: le cosiddette nubi iridescenti.
Queste si formano solo con particolari condizioni di temperatura e umidità, alle alte latitudini e subito dopo il tramonto. Come quelle di questa fotografia.
Ma adesso è il momento di trasformarci in artisti e metterci al posto di Munch.
Per entrare dentro il suo dipinto vi propongo un’attività che mette insieme il disegno, la pittura e la fotografia. Siete pronti? Via!
Su un cartoncino bianco tracciate a matita gli elementi principali del quadro, escluso il personaggio in primo piano.
Con le tempere o gli acquerelli colorate i vari elementi cercando di imitare i colori originali.
Adesso scattatevi a vicenda una foto mentre urlate come nel dipinto.
Cercate di stamparla a colori, anche con una normale stampante, rispettando le dimensioni della figura di Munch. Ritagliate il contorno e incollate la vostra sagoma sullo sfondo dipinto.
Se il montaggio è fatto bene il vostro urlo si potrà quasi sentire!