Tutti astrattisti con Kazimir Malevich

Scommetto che davanti alle opere del pittore russo Kazimir Malevich (1878-1935) vi scappa da dire “ma questo potevo farlo pure io!“.
Sì, perché i suoi quadri più famosi non sono altro che composizioni di rettangoli di pochi, semplici colori. Come questa “Composizione suprematista” del 1915.

composizione malevich

Ma che vuol dire “suprematista”? Viene da Suprematismo, il movimento fondato da Malevich nel 1915 che cercava nell’arte la supremazia della pura visione e l’abolizione degli oggetti. Dunque i quadri non dovevano contenere nessun riferimento al mondo reale né significati ulteriori oltre a ciò che semplicemente possiamo vedere.
Il Suprematismo, quindi, è una forma di pittura astratta, come quella di Piet Mondrian e Wassily Kandinsky. Tutto si gioca sulla composizione e sul colore.

Ma, come per gli altri due astrattisti, anche per Malevich il Suprematismo è il punto d’arrivo di un percorso artistico molto vario che parte dall’arte figurativa. Le sue prime opere sono addirittura impressioniste, come questa “Primavera” del 1904.

primavera

Nel 1908 la sua pittura si avvicina a quella dei Fauves: le forme hanno contorni più netti, i colori sono uniformi, innaturali e molto accesi. Questo “Autoritratto” evidenzia chiaramente il cambiamento.

autoritratto

Sempre nel 1908 Malevich dipinge “La società col cappello a cilindro“, un quadro dedicato a un momento di riposo di un gruppo di borghesi realizzato solo in bianco, verde e nero, con qualche tocco di rosso.
Non c’è prospettiva e non c’è chiaroscuro, tanto che i corpi e il prato non sembrano avere nessuna tridimensionalità e il quadro sembra quasi un pannello decorativo.

società col cappello a cilindro

Dal 1909 si avvicina allo stile del Cubismo. Le forme umane diventano rigidi solidi geometrici. Per capire meglio questo passaggio osserva le differenze tra un quadro del 1903 e quelli successivi al 1909. Riesci a vedere come i corpi diventano sempre più semplificati?

Malevich cubista

Nel 1913 il Cubismo di Malevich comincia a frammentarsi, quasi a suggerire il movimento, come nei quadri dei Futuristi. Il suo “Arrotino” muove il piede sul pedale e le mani sulla mola (il disco che affila i coltelli).

arrotino di Malevich

Nel 1914 è il momento del Cubismo sintetico. Malevich realizza quadri più semplificati nei quali inserisce anche piccoli frammenti di carta (tecnica chiamata in francese papier collé), come in questa “Composizione con Monna Lisa“.

malevich cubismo sintetico

La svolta per Malevich avviene nel 1915. È l’anno in cui scrive il Manifesto del Suprematismo, un movimento artistico da lui inventato che mira alla semplice combinazione di forme geometriche pure e all’eliminazione di qualsiasi richiamo alla realtà.

Malevich suprematista

In poco tempo questa ricerca lo porta alla semplificazione assoluta del “Quadrato nero su fondo bianco” (1915) e qualche anno dopo al “Quadrato bianco su fondo bianco” (1918).

quadrati di Malevich

Sono i quadri più essenziali che si potessero immaginare. Nessuno aveva mai osato tanto. Nessuno aveva mai pensato che un solo quadrato potesse diventare l’unico soggetto di un dipinto.

Pochi anni dopo Malevich comincia a trasformare questi concetti pittorici in forme architettoniche. Immagina palazzi composti da accumuli di parallelepipedi, come se fossero dei quadri tridimensionali.

architettura suprematista

Nel 1923 disegna perfino un servizio da tè suprematista, con teiera e tazze di forme geometriche!

servizio da tè di Malevich

Verso il 1928 Malevich torna alla pittura figurativa dipingendo personaggi in forme geometriche. Non dobbiamo stupirci: è come se, dopo aver esplorato i limiti estremi della pittura, avesse deciso di fare una sintesi di tutta la sua esperienza applicando la semplificazione geometrica del Suprematismo alle figure umane delle sue opere giovanili. Un esempio di questo periodo è il quadro “Sportivi“.

sportivi

Ma il cambiamento più repentino avviene nel 1930, dopo l’arresto di Malevich a causa dei suoi stretti rapporti con gli artisti tedeschi. Tante sue opere, sgradite al regime sovietico, vengono distrutte e gli viene imposta un’arte realista e tradizionale.
E così il povero Kazimir, malato e deluso, deve dipingere quadri che sono l’esatto contrario del Suprematismo: riproduzioni fedeli della realtà, con qualche richiamo persino al Rinascimento.

ritratti di Malevich

Non era ciò che avrebbe voluto dipingere, ma queste tele possono comunque aiutarci a capire meglio il suo lavoro: se a un certo punto del suo percorso artistico decide di raffigurare solo quadrati e rettangoli non era perché non sapeva dipingere (abbiamo visto che sapeva farlo benissimo) ma perché il suo obiettivo era “purificare” l’arte. Insomma, occorre conoscere le regole per poterle infrangere.

Adesso, come sempre, è il tuo turno. Vuoi provare a realizzare una composizione suprematista? Allora ritaglia dei rettangoli, dei quadrati e delle lunghe strisce da alcuni cartoncini colorati di nero, rosso, blu, verde e giallo.

pezzi per composizione

Ora prova a disporli sul foglio da disegno, anche sovrapponendoli tra loro, e cerca di ottenere una composizione equilibrata e gradevole.

esempi Malevich

Fotografa le varie composizioni e confronta le foto. Scegli quella che ti sembra riuscita meglio e incolla i cartoncini nella posizione definitiva.
E adesso confessa: ti sembrava più facile, vero? 😉