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 Le meraviglie della natura in slow motion

Svelare la bellezza del mondo naturale attraverso le più avanzate tecniche di ripresa. Diversi programmi televisivi e documentari ne fanno uso. Oltre a immagini sempre più definite e nitide, una delle tecniche più belle, spettacolari e utilizzate è quella dello slow motion (o rallentatore) che consente ad esempio di vedere movimenti rapidissimi, quasi istantanei, e di mostrarli in tutta la loro complessità.

Lo slow motion più avanzato si basa sulle capacità delle moderne fotocamere e videocamere di catturare moltissimi scatti al secondo: rallentando l'azione registrata con queste tecniche è poi possibile poi vedere in modo nitido e praticamente perfetto azioni velocissime che si svolgono in pochissime porzioni di secondo. Questa tecnica è molto utile per indagare i fenomeni naturali e rivelarli in tutto il loro fascino.

Ecco alcune risorse in lingua inglese facilmente utilizzabili anche attraverso la LIM che utilizzano la tecnica dello slow motion applicata alla natura.

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 Interrogare l’Universo

Su Aula di Scienze abbiamo visto la news della scoperta della galassia più lontana da noi e più vecchia, chiamata MACS 1149 JD-1, scoperta dagli astronomi del progetto CLASH. Come riporta l'articolo, decisivi per la scoperta sono stati i telescopi Hubble e Spitzer, oltre che il fenomeno fisico della lente gravitazionale.

Dal cannocchiale di Galileo ai modernissimi telescopi come Hubble, l'osservazione del cosmo ha fornito all'uomo importanti conoscenze sull'universo, ha fornito risposte ad alcune vecchie domande ma ha anche aperto nuove frontiere nella ricerca e assicurato agli scienziati alcuni nuovi complicati interrogativi. Ecco alcune risorse utili per capire come l'uomo, oggi, interroga il cosmo in cerca di risposte e anche nuove domande.

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 Risorse da Nobel: ecco chimica e medicina

Dopo la news di martedì scorso che Spazio CLIL ha dedicato al Nobel 2012 per la fisica e al gatto quantistico, in questa news ecco due risorse video in inglese utili per approfondire le ricerche e gli ambiti nei quali sono stati assegnati i premi di quest'anno.

Ricordiamo che il Nobel per la Fisiologia o Medicina 2012 è andato a John Gurdon e Shinya Yamanaka "per aver scoperto che le cellule mature possono essere riprogrammate in cellule pluripotenti"  (per approfondire, vedi l'approfondimento su Aula di Scienze con le interviste di Angela Simone agli staminalisti italiani di fama internazionale Giulio Cossu ed Elena Cattaneo) mentre il premio per la Chimica è andato a Robert Lefkowitz e Brian Kobilka "per le loro scoperte che hanno rivelato i meccanismi interni di una importante famiglia di recettori, come i recettori accoppiati alle proteine G" (ne parla anche la news sul Premio Nobel per la chimica 2012 su Aula di Scienze). 

 

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 Il Nobel per la fisica 2012 e il gatto di Schrödinger

La fisica quantistica conquista un altro Premio Nobel grazie a Serge Haroche e David J. Wineland, autori di importanti studi sulla relazione luce-materia che hanno permesso la costruzione di orologi atomici dalla precisione elevatissima e, in futuro, forse permetteranno la costruzione di supercomputer quantistici.

Su Aula di Scienze ne ha parlato Danilo Cinti in un articolo dedicato al Nobel per la Fisica 2012 e, in Idee per la LIM, viene segnalata una risorsa multimediale sulla fisica dei quanti.

Per capire un po' meglio le ricerche di Haroche e Wineland sulla luce c'è una videoanimazione sul canale Youtube di minutephysics che spiega la natura quantistica della luce.

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 L’elemento 113 e la tavola periodica

La tavola periodica si arricchisce di un nuovo elemento? Pare di sì: dal Giappone arriva la notizia che un team di ricercatori del RIKEN Nishina Center ha sintetizzato l'elemento 113, un elemento superpesante dal decadimento molto rapido. Proprio per questo motivo osservarlo e "catturarlo" è stato molto difficile: ci sono voluti ben 9 anni di ricerche per confermare la creazione dell'elemento. Un elemento già annunciato nel 2004 da un team russo-americano e poi studiato anche dal team giapponese.

Prima di aggiornare le nostre tavole periodiche, però, occorre attendere le verifiche che lo IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry) e lo IUPAP (International Union of Pure and Applied Physics) devono svolgere per confermare le conclusioni del team giapponese.

Poi c'è la questione del nome: come si chiamerà l'elemento 113? IUPAC e IUPAP dovranno decidere se a dare il nome all'elemento saranno i giapponesi o i russi-americani.

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 L’evoluzione in cinque punti

Se vi è capitato di vedere il film fantascientifico di Ridley Scott Prometheus – in queste settimane nelle sale italiane – e avete sentito la parola "darwinismo" usata in modo un po' fantasioso, niente paura. Chiaramente, essendo un film di fantascienza, Prometheus si prende molte "licenze poetiche" su diversi aspetti scientifici. Fra queste "licenze poetiche", poiché particolarmente funzionali alla trama e ad alcuni passaggi narrativi, ce ne sono alcune notevoli sull'evoluzione neodarwiniana e su che cosa sia oggetto della teoria.

Per tutti coloro che fossero usciti con le idee un po' confuse dal cinema e volessero un po' di chiarezza sulla teoria dell'evoluzione arriva in aiuto un bel video di Paul Andersen pubblicato da Ted Ed, dal titolo "Five Fingers of Evolution".

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 Equinozi e stagioni

Arrivederci estate, bentornato autunno. A segnarne il passaggio di consegne con l'estate è l'equinozio d'autunno, caduto quest'anno il 22 settembre, mentre in altri anni è caduto – e cadrà – il giorno 23 settembre. Il termine equinozio deriva dal latino "equa noctis" ("notte uguale") e si richiama al fatto che il giorno in cui cade l'equinozio – almeno teoricamente – le ore del giorno e le ore della notte si equivalgono.

Ciò non è però del tutto esatto, in quanto l'equinozio è più propriamente un istante nel quale il moto apparente del Sole raggiunge il punto d'intersezione fra la linea dell'orbita ellittica della Terra intorno al Sole e la linea dell'equatore celeste.

L'equinozio d'autunno è il secondo equinozio dell'anno dopo quello di primavera, collocato fra il 20 e il 21 marzo che segna l'uscita dall'inverno e l'ingresso in primavera. Questo vale solo per l'emisfero boreale, perchè nell'emisfero australe equinozio d'autunno e di primavera sono invertiti rispetto all'emisfero nord.

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 Siamo soli nell’Universo?

Siamo soli nell'universo? Una domanda a dir poco complessa, una curiosità ancestrale a cavallo fra scienza e fantascienza. Un approccio scientifico alla questione esiste ed è ben raccontato dal breve video Are we alone in the Universe? .

Fare esperimenti per cercare la risposta alla domanda "Siamo soli nell'universo?" è possibile. I radioastronomi ascoltano il cielo con potenti antenne e con ricevitori molto sensibili, restando in attesa di segnali artificiali. Questa risposta viene mostrata per esempio nel romanzo Contact, scritto dall'astronomo e scrittore Carl Sagan, scomparso nel 1996. Contact è poi diventato anche un film, omonimo, diretto da Robert Zemeckis e interpretato da Jodie Foster. Protagonista di Contact è la radioastronoma Ellie, alla ricerca un contatto con intelligenze extraterrestri attraverso la ricerca di segnali artificiali provenienti dallo spazio.

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 Terremoto: alcune risorse su NatGeo

Sono diverse le risorse multimediali in inglese che National Geographic mette a disposizione sui disastri naturali. In particolare, concentrandoci sul terremoto, su nationalgeographic.com sono disponibili video e foto che parlano di questo imprevedibile evento. Ogni giorno si verificano molti terremoti, anche se la grande maggioranza di questi non vengono percepiti dalle persone perchè non abbastanza forti da essere avvertiti.

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 Il niente sfida la fisica

Esiste il nulla? Una domanda quasi contraddittoria che ha causato non pochi grattacapi ai filosofi di ogni tempo, passando per i logici, i matematici e gli scienziati. Senza contare le diverse risposte date dai diversi ambiti del sapere, ci concentriamo sulla fisica, la cui "risposta" alla pressante domanda è ben riassunta in una animazione del New Scientist. L'animazione fa parte della "collana" One-Minute Physics, gemella di One-Minute Math di cui parliamo anche in Idee per la LIM.

 

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