Gaetano
Presti, Matteo Rescigno
CORSO DI DIRITTO COMMERCIALE - Volume I Quarta edizione Zanichelli editore - Bologna |
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Lezione I - Il diritto commerciale Casi e materiali a) Le citazioni sono tratte da: Einaudi, Lezioni di politica sociale, Torino, Einaudi, 1964 (I edizione 1949); Pirenne, Storia d'Europa dalle invasioni barbariche al XVI secolo, Firenze, Sansoni, 1956; Galgano, Lex mercatoria, Bologna, Il Mulino, 2001 (I edizione, 1976). Raccomandabili sono anche le letture di Grossi, Prima lezione di diritto, Bari, Laterza, 2003; Lefranc, Storia del commercio, Napoli, ESI, 1984 (edizione originale francese 1972); Teti, Codice civile e regime fascista. Sull'unificazione del diritto privato, Milano, Giuffrè, 1990. b) La lettura della prolusione di Cesare Vivante al corso di diritto commerciale del 1892 è tuttora di straordinario interesse. Può essere consultata sul sito www.zanichelli.it (formato PDF). c) lI General Agreement on Tariffs and Trade (GATT) può essere consultato nel sito del WTO ove possono, inoltre, reperirsi ulteriori documenti di interesse per il commercio internazionale (quali, ad esempio, i TRIPs). d) Il documento (Human rights and trade) predisposto dall'Ufficio dell'Alto Commissariato dell'ONU per i diritti umani in previsione della conferenza WTO di Cancun (10-14 settembre 2003) può leggersi nel sito www.unchchr.ch e così anche il rapporto 2 luglio 2003 dell'Alto Commissario. Agli indirizzi www.unglobalcompact.org e - in traduzione italiana - www.onuitalia.it sono consultabili i principi di comportamento elaborati da Global Compact (organismo costituito da cinque agenzie dell'ONU e centinaia di imprese e/o operante sotto la guida del Segretariato Generale dell'ONU) per le imprese in relazione a standard lavorativi, diritti umani e tutela dell'ambiente. e) Nella recente enciclica Caritas in veritate (consultabile al sito www.vatican.va) Papa Benedetto XVI così si esprime: “Il mercato, se c'è fiducia reciproca e generalizzata, è l'istituzione economica che permette l'incontro tra le persone, in quanto operatori economici che utilizzano il contratto come regola dei loro rapporti e che scambiano beni e servizi tra loro fungibili, per soddisfare i loro bisogni e desideri. Il mercato è soggetto ai principi della cosiddetta giustizia commutativa, che regola appunto i rapporti del dare e del ricevere tra soggetti paritetici. Ma la dottrina sociale della Chiesa non ha mai smesso di porre in evidenza l'importanza della giustizia distributiva e della giustizia sociale per la stessa economia di mercato, non solo perché inserita nelle maglie di un contesto sociale e politico più vasto, ma anche per la trama delle relazioni in cui si realizza. Infatti il mercato, lasciato al solo principio dell'equivalenza di valore dei beni scambiati, non riesce a produrre quella coesione sociale di cui pure ha bisogno per ben funzionare. Senza forme interne di solidarietà e di fiducia reciproca, il mercato non può pienamente espletare la propria funzione economica. Ed oggi è questa fiducia che è venuta a mancare, e la perdita della fiducia è una perdita grave”. © Zanichelli editore 2009 |